mercoledì 27 giugno 2007
Bilancio, Basilea 2 e comunicazione d’impresa
Ancora pochi giorni e poi le aziende dovranno presentare il bilancio d’esercizio per il 2006.
Chissà se, nel prepararlo, avranno tenuto conto del fatto che mancano soltanto più sei mesi alla piena entrata in vigore degli accordi di Basilea 2. Che obbligheranno le banche a un severo esame dei conti aziendali (ma non solo di quelli). Da gennaio 2008 i bilanci saranno girati e rigirati come dei calzini per vedere se l’azienda che chiede un finanziamento è veramente affidabile.
Per tutti coloro che vedevano nella presentazione del bilancio un triste obbligo da assolvere nella maniera più veloce e indolore urge un rapido cambio di mentalità. Basta con i documenti redatti in fretta e furia in maniera approssimativa, che“dimenticano” qualche cosa o lasciano volutamente nella nebbia determinati particolari. Scordatevi di ottenere un credito con un foglio del genere. I lasciapassare d’ora in avanti saranno completezza di dati, chiarezza nell’esporli, trasparenza, e anche eleganza e stile nella redazione del documento (lasciate perdere la carta copiativa del fax del commercialista e perdete un po’ più di tempo a riscriverlo in bella copia).
I primi che sapranno capire che il bilancio è a tutti gli effetti un documento per fare comunicazione d’azienda (non per niente la legge prevede che sia reso pubblico) e che sapranno sfruttare la cosa – penso soprattutto alle aziende di non grandi dimensioni – acquisteranno un vantaggio competitivo non da poco.
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1 commento:
complimenti, trovo molto interessante questo post.
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