martedì 19 ottobre 2010

5 cose che una piccola azienda dovrebbe fare prima di decidere di aprire un blog

Aprire un blog è un’idea estremamente innovativa. Lo hanno fatto grandi aziende. Alcune di loro lo hanno chiuso dopo un po'.

Richiede un elevato consumo di risorse e non è una forma poco costosa di comunicazione, al contrario. Decidere se aprire o meno un blog è una decisione che va attentamente ponderata.

Lo dovrebbero fare solo le aziende che fanno già comunicazione a un certo livello.

Per verificare se avete questi requisiti minimi (e sottolineo minimi) qui di seguito trovate una breve checklist. In 5 punti comprende le azioni di comunicazione che dovete assolutamente aver già fatto. Se non le avete ancora fatte significa che non è ancora venuto il momento di provare ad aprire il blog.

1. Riaggiornate completamente il sito internet: grafica, struttura, contenuti.

Ci sono almeno due motivi:

a) non si può utilizzare un mezzo innovativo come il blog e avere un sito vecchio

b) il blog si aggancia direttamente al sito e deve essere coordinato.

2. Prendete l’abitudine di rispondere a tutti i messaggi di posta elettronica che arrivano. Se non interagite abitualmente con chi scrive come potete pensare di farlo con un blog. Inoltre le domande della gente possono fornire spunti per argomenti da approfondire nel blog. Non pensate che chi vuole comunicare con l’azienda usi sempre e comunque il blog. L’e-mail serve per fini diversi e complementari.

3. Preparate una cartella stampa con tutte le informazioni sull’azienda, che sia pronta in caso di eventuali contatti con giornalisti. Deve contenere tutte le informazioni di interesse (il presente, la storia, il fatturato, l’organigramma, i prodotti, i progetti per il futuro, ecc.) anche quelle che non sono nel sito.

4. Inserite nel sito una rubrica News e aggiornatela periodicamente. Oltre a dare al sito un’aria sempre aggiornata, anche quando i contenuti statici sono gli stessi da un po’, abitua ad entrare nella forma mentis di scrivere spesso e quindi trovare argomenti interessanti.

5. Se utilizzate materiale cartaceo per la vostra comunicazione (cataloghi, brochure, ecc), è opportuno controllare che non ci sia bisogno di ristampare o addirittura riaggiornare qualche cosa. Già che ci siete date un’occhiata anche ai biglietti da visita e alla carta intestata.

lunedì 11 ottobre 2010

E’ una buona idea aprire un blog per una piccola azienda ?

In epoca di crisi in cui il budget dedicato alla comunicazione è la prima voce a essere defalcata dai bilanci, aprire un blog aziendale può sembrare una buona idea per riuscire a comunicare con poca o nulla spesa.

Apparentemente l’operazione è a costo zero: la piattaforma è offerta gratuitamente, non ci sono costi di pubblicazione, ecc.

Ma la risposta alla domanda nel titolo, nella maggior parte dei casi, è no. Avere un blog può rivelarsi molto oneroso e, se non gestito adeguatamente, anche controproducente dal punto di vista comunicativo.

Se invece siete decisi ad avventurarvi su questa via che molte grandi aziende hanno giudicato troppo impervia, prima di procedere leggete qui di seguito.

1) Il blog richiede tempo. La persona che si occupa del blog ha un costo. Fate una attenta valutazione costi-benefici.

2) Il blog – ovviamente - non supplisce alla mancanza di qualità dei prodotti e/o servizi o all’assenza di strategie di vendite e marketing. La comunicazione deve creare valore aggiunto a un prodotto già buono e a strategie già definite.

3) Il blog deve fare parte di un programma di relazioni pubbliche che comprenda anche altri strumenti comunicativi. Difficilmente può essere l’unico strumento.

4) Il blog invia al pubblico dei messaggi che devono essere coerenti con gli obiettivi che volete raggiungere. Stabilite quindi gli obiettivi e decidete come volete essere visti dal pubblico. Che grado di apertura, di informalità si conviene ai vostri obiettivi ?

5) Si comunica quello che si è, quindi prima fate una seria riflessione sulla vostra identità, chiarite la mission, la vision, i valori e metterli per scritto come linee guida a cui ispirarsi per scrivere i post.

6) Decidete il taglio: se partite con il parlare solo dei prodotti, concentratevi su questi, e non inserite articoli di tipo istituzionale. Se volete cambiare strategia annunciatelo: “d’ora in avanti questo blog parlerà anche di…” oppure “si concentrerà su…” e spiegate perché, in modo che si capisca che il cambio di direzione è voluto e motivato, e non dovuto al fatto che siete rimasti senza argomenti.

7) Chiarite qual è il pubblico di riferimento perché ogni pubblico richiede un diverso approccio comunicativo e un diverso grado di formalità / informalità.

8) Definite una frequenza di massima per la pubblicazione dei post, che dovrete rispettare. Il blog aziendale è un lavoro, quindi non ci sono scuse per non postare per periodi lunghi. Se aprite il blog, deve essere inserito tra le priorità e non diventare l’ultima ruota del carro: non vi state dedicando a un passatempo, state perseguendo una vera e propria strategia di comunicazione.

domenica 3 ottobre 2010

10 cose che dovrebbero scomparire dai siti web delle aziende



Non solo inutili, fanno perdere tempo, creano disturbo e allontanano i visitatori dal sito, ottenendo il risultato contrario a quello che un’azienda vuole raggiungere.


1. Pesanti introduzioni in flash senza skip intro

2. Pesanti introduzioni in flash, tout court

3. Musica di sottofondo senza il pulsante per disabilitarla

4. Musica di sottofondo tout court (siti di argomenti musicali esclusi), in particolare quella che si attiva improvvisamente a tutto volume

5. Pagine News senza notizie

6. Pagine News con le ultime notizie inserite che risalgono al 2007 o anche prima (nel 2010)

7. Mancanza di un indirizzo e-mail per contattare l’azienda (spesso sostituito da un modulo con uno schema di compilazione rigido)

8. Cataloghi in pdf troppo pesanti da scaricare anche con l’adsl

9. Strutture con informazioni in sequenza (la classica freccia “next” che obbliga a scorrere le voci del menu una dopo l’altra senza poter scegliere l’ordine)

10. Parole sottolineate o evidenziate in colore blu, come fossero link, ma senza collegamento