domenica 1 novembre 2009

Ralph Lauren e la comunicazione socialmente responsabile


Non solo ambiente. La comunicazione socialmente responsabile passa anche attraverso i messaggi che le aziende inviano alla società.

Messaggi che possono essere di supporto ad alcuni valori, o ad altri.

Se questi ultimi non sono socialmente approvabili, perchè provatamente dannosi, allora la comunicazione dell’azienda non si può definire socialmente responsabile.

E’ quello che accade alla Ralph Lauren, che ha licenziato una modella con l’accusa di essere grassa.

Prima, Ralph Lauren si attira critiche per aver smagrito l’indossatrice con Photoshop, riducendola a un mucchio d’ossa.

Poi, per gestire la minicrisi di immagine risultata dal licenziamento, la casa di mode americana dichiara che la vera causa sta nel mancato rispetto degli obblighi contrattuali da parte della modella (dopo 7 anni di collaborazione !).

Una bella confusione, seguita dalle poco credibili scuse ufficiali (“rimedieremo perché abbiamo 42 anni di reputazione da difendere”), che non riescono a nascondere l’ennesimo invito all’anoressia e alla magrezza scheletrica come equazione di bellezza.

Anche perché Ralph Lauren c'è ricascato subito dopo.

Un messaggio forte per le adolescenti, che sono la fascia più a rischio. Un messaggio tutt’altro che responsabile.