sabato 28 giugno 2008

Marketing non convenzionale  

Genova, mercatino popolare di Dinegro, una mattina di questa settimana.

Un banco di scarpe espone un cartello con queste parole: "Per la rumenta e le cineserie rivolgersi più avanti". Purtroppo non ho una foto a documentare quello che ho visto, in quanto sprovvista di cellulare con macchina fotografica incorporata.

Per i non genovesi e per chi necessitasse di traduzione: la rumenta è quella che per i napoletani è la monnezza.

La scritta che sul momento mi ha fatto sorridere rappresenta un bell'esempio di marketing non convenzionale. Nel linguaggio chiaro e fuori dai denti tipico dei genovesi si afferma la qualità del propri prodotti e del made in italy.

mercoledì 25 giugno 2008

Vodafone, ti frego e te lo dico 

Un’altra azienda che mostra una certa discrepanza tra l’imponente comunicazione messa in campo e il servizio offerto, dopo Trenitalia e i politici italiani di cui avevo scritto qualche giorno fa, è la Vodafone.

Non è il caso qui di ricordare e commentare le campagne pubblicitarie con l’uso di famosissimi e costosissimi testimonial, che tutti ricordano e hanno tuttora sotto gli occhi, in particolare adesso che con l’estate pare che i polli da spennare aumentino.

L’ultima è stata la “promozione” Infinity, per cui si potevano inviare gratuitamente un certo numero di sms ad altri numeri Vodafone. Dapprima gratuita, la promozione è stata rinnovata automaticamente al costo di 2 euro e, grazie al cielo, finirà (salvo sorprese dell’ultimo momento), il 18 luglio. Quindi i danni per i malcapitati dovrebbero essere limitati.

Non così i profitti per la Vodafone, in quanto 2 euro moltiplicati per il numero delle “vittime” verranno a costituire una grossa cifra.

E’ vero che il servizio Infinity, scaduto il termine della promozione gratuita, poteva essere disdetto, infatti il cliente veniva avvertito dalla Vodafone con ben due sms per ricordargli che poteva farlo, ma nella pratica le cose non sono andate proprio così.

Infatti, chi avesse chiamato il 42100 per terminare il servizio, si sentiva rispondere da una voce registrata che “lei ha già provveduto a disdire la promozione Infinity”. Dopo una prima iniziale sorpresa, visto che ci si ricordava benissimo di non aver ancora telefonato, si pensava che il messaggio si potesse riferire al fatto che forse era sufficiente chiamare il 42100 per dare automaticamente disdetta.

Dopo qualche giorno invece ecco arrivare l’sms della Vodafone con cui si comunicava il rinnovo della promozione fino al 18 luglio, al costo di 2 euro. Evidentemente la promozione non era stata affatto disdetta. Che cosa pensare ? L'uomo della strada direbbe "invece che fare tutte quelle scene con Totti e Ilary, farebbero meglio a dare un servizio migliore".

lunedì 23 giugno 2008

Crowdspring, un servizio per le PMI  

L’ultima frontiera del Web 2.0 si chiama Crowdspring, la community nata in America, che permette di scambiare, tra chi li produce e chi è interessato ad acquistarli, lavori di grafica e di design.

Tu hai bisogno di un logo, per esempio, posti una richiesta in Crowdspring, io ti propongo i miei servizi a un certo prezzo. Se siamo in tanti a risponderti puoi anche scegliere tra varie proposte.

Una piazza virtuale frequentata da aziende e privati, insomma, un luogo di incontro della domanda e dell’offerta.

Quale può essere l’utilità per la comunicazione d’impresa ? Sicuramente notevole per le PMI che non dispongono di un grafico di fiducia. A prezzi contenuti e in tempi piuttosto brevi possono infatti farsi realizzare lavori di grafica come loghi, depliant, e altro.

Se si ha la fortuna di imbattersi in qualcuno particolarmente bravo, volendo si possono impostare anche collaborazioni per lavori più impegnativi, come la realizzazione della grafica di interi cataloghi o di campagne pubblicitarie.

L’importante è delimitare bene quelle che devono essere le competenze del grafico di turno, evitando di delegargli la gestione della comunicazione dell’azienda, che deve rimanere saldamente nelle mani dei responsabili.

mercoledì 18 giugno 2008

Riscontri  


Il blog IDEE Flessibili Precarie suddivide tra idee flessibili e idee precarie.

Cito testualmente:

L'IDEA FLESSIBILE appartiene a una Mente:

• dinamica
• in movimento
• disponilibilie e dotata di spirito di sacrificio
• orientata al lavoro per obiettivi
• predisposta a considerare il proprio stipendio in funzione degli obiettivi da raggiungere
• vogliosa di imparare

L'IDEA PRECARIA appartiene a una Mente:

• statica
• ferma nelle proprie posizioni
• predisposta a richiedere prima diritti di lavoro che a dimostrare le proprie competenze
• poco predisposta a considerare il proprio stipendio in funzione degli obiettivi da raggiungere
• solitamente convinta di saper fare solo perchè conosce la teoria

Seguono tre lunghi elenchi di blog e siti che, in base a quanto sopra, si suddividono nelle seguenti categorie: idee flessibili, idee flessibili e precarie, idee precarie.

E' con piacere che ho constatato che il blog L’officina della Comunicazione è stato inserito nella lista delle idee Flessibili

Immagine e reputazione aziendale, tra corrispondenze e discrepanze  

L’immagine di un’azienda è quello che il pubblico percepisce di lei superficialmente, quello che riesce a intravedere con il fumo negli occhi degli spot patinati e dei testimonial di lusso.

La reputazione riguarda le percezioni profonde, che si formano dopo aver fruito personalmente di un prodotto o un servizio, o al limite con il passaparola di chi lo ha già fatto, persona di fiducia che può raccontare come è andata.

L’immagine si può creare in breve tempo, con una sapiente campagna di comunicazione, bombardando il pubblico in maniera massiccia con una serie di interventi più o meno in grande stile, per lanciare una nuova marca, una nuova linea, un nuovo prodotto.

La reputazione si sedimenta lentamente, nel corso degli anni. Una buona reputazione richiede tanto lavoro dietro le quinte, tanti sforzi per migliorare quello che va meno bene, per realizzare sul serio quello che la pubblicità promette.

Valorizzare l’immagine quando la sostanza non è ottimale può essere utile se nel contempo si lavora sui comportamenti per migliorarli. La discrepanza può essere tollerata per un po’, per una durata inversamente proporzionale alla sua entità: maggiore è la discrepanza tra l’immagine che l’azienda cerca di dare a livello pubblicitario e i suoi comportamenti effettivi, minore è la tolleranza che il pubblico avrà per i proclami.

In alcuni casi, persino, il divario è talmente accentuato da rendere grotteschi gli atti comunicativi. Casi in cui la differenza tra ciò che il destinatario della comunicazione si vede promettere e quello che ottiene è incolmabile, e che aumentano solo l’insofferenza.

Alcuni esempi comprendono i partiti politici, che in campagna elettorale promettono mari e monti che mai realizzeranno, oppure Trenitalia, che da anni continua a reclamizzare quello che farà per risolvere i problemi, mentre questi diventano sempre più grossi e i ritardi si accumulano.