giovedì 20 settembre 2007

Le piccole imprese e la brand equity 

Avere un marchio forte e immediatamente riconoscibile pare sia una necessità imprescindibile per un’azienda nell’era in cui tutti i prodotti sono uguali e la scelta del consumatore avviene in base al brand.
Siete una pmi e non sapete da dove cominciare ?
Realizzate e vendete bulloneria, lavorate l’oro per conto terzi (magari per un marchio famoso) ma il vostro nome non compare, producete cablaggi, pannelli in compensato, cancelli industriali, stampate materie plastiche ? Magari siete anche bravi, ma i vostri prodotti non si vendono nei supermercati, il grande pubblico non li conosce e non li acquista, in pochi hanno sentito parlare di voi.
Siete una piccola o media impresa che lavora bene e fa profitto, il vostro lavoro fornisce ad altri i semilavorati o gli strumenti necessari per realizzare i loro prodotti finiti, quelli che vanno al consumatore. Date lavoro a un buon numero di persone, create ricchezza per la comunità locale. Ma non avete un marchio. Condividete questa sorte con tante piccole aziende che lavorano nei vostri settori o in ambiti affini e vi siete stancati di non essere considerati solo perché il vostro logo, quello che compare sulla vostra carta intestata e sui biglietti da visita dell’imprenditore, non è noto.
Avete deciso che volete più visibilità, maggiore brand awareness.
Cominciate con il non confondere il marchio con il logo. Il marchio rappresenta la vostra identità globale, i valori secondo cui operate e lo stile con cui lo fate, ed è questa identità che dovete curare e sviluppare, essendo consapevoli che ogni azione che l’azienda intraprende contribuisce allo scopo.
Mantenete coerenza con questi valori. Se il vostro punto forte è l’assistenza tecnica, organizzatela con cura maniacale, dalla operatrice telefonica che risponderà con estrema gentilezza anche al cliente seccato (perché ha un problema) fino al tecnico che effettuerà l’intervento con tempestività e competenza. Rispondete sempre alle e-mail dei clienti che chiedono delucidazioni. Realizzate una sezione “soluzioni ai problemi comuni” nel vostro sito internet, sfruttando il know how che vi deriva dalle esperienze compiute e aggiornatela frequentemente, man mano che il vostro patrimonio di conoscenze aumenta. Mettete online i manuali di istruzioni dei vostri prodotti, in modo che possano essere sempre a portata di mano del cliente. Se avete conseguito qualche certificazione rendetelo noto.
E continuate nel tempo senza stancarvi, perché si tratta di un lavoro i cui risultati escono alla distanza.
Il vostro logo non brillerà dalle vetrine dei negozi di scarpe, auto, abbigliamento, ecc ma si diffonderà con successo tra gli operatori del settore.

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