lunedì 10 settembre 2007

A chi servono le relazioni pubbliche (2) 

L’offerta è vantaggiosa e se di vostro interesse contattataci !

Con viva cordialità.


Segue firma con nome e indirizzo dell’azienda.

Questo lo scarno testo di una comunicazione arrivata all’indirizzo e-mail generale (quello che si trova nel sito internet per intenderci - anziché a quello personale del responsabile tecnico) di un’azienda da parte di un perfetto sconosciuto.

A che cosa si riferisca l’offerta si capisce dalle 5 parole dell’oggetto e-mail (allarmi per i locali aziendali) e, se proprio si vuole aprirlo, dal file allegato.

C’è da chiedersi se chi scrive desideri veramente vendere, oppure debba solo dimostrare di aver fatto un gran volume di offerte.

Ora, passi il fatto di mandare un’e.mail a pioggia per la difficoltà di rintracciare le aziende che potrebbero essere interessate a installare un allarme proprio in questo momento. Però qualche parola in più (considerato che l’e.mail la si scrive una volta sola per tutti i destinatari) non guastava.

Che cos’hanno i vostri allarmi di diverso e di meglio degli altri ? Perché dovrei aprire immediatamente il vostro allegato ed eventualmente contattarvi ? Perché non cestinarvi immediatamente sbuffando per lo spam che mi continua ad arrivare nonostante il filtro ?

Tra dozzine di messaggi di questo tenore, non immaginate quali vantaggi potreste avere con poche frasi in più. Uno per esempio: quello di farvi ricordare – ed eventualmente contattare - se fra qualche mese avrò bisogno di un allarme (o credevate mica di essere così fortunati da trovarmi alla ricerca di un allarme in questo preciso momento ?!).

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