mercoledì 11 luglio 2007
Comunicazione d’emergenza e spauracchi
L’anno scorso era l’aviaria, che da noi non è mai arrivata, e neanche ha provocato la pandemia che si temeva. Oggi sono la desertificazione e il riscaldamento del pianeta, sbattuti in prima pagina (anche grazie al Live Earth dei divi dagli inquinantissimi jet privati) in un luglio che è il meno caldo degli ultimi anni.
Comunicazione d’emergenza o creazione (voluta ? per ignoranza ? per incoscienza ?) di spauracchi ?
Sia come sia, tutte le regole della corretta comunicazione sono saltate. L’importante è fare del sensazionalismo. Un passaparola che inizia da chissà chi (studiosi che esprimono in maniera troppo tecnica ? giornalisti che fraintendono ? mah) e si propaga in maniera virale per tutti gli angoli del pianeta. Ingigantito come un sassolino che forma una frana, come una pallina di neve che provoca una valanga. Discorsi da commentare sul treno, in ufficio, al bar, dovunque, ma senza che sia possibile verificare la veridicità delle informazioni.
Sarà tutto vero ? Chi ci sarà dietro ? Qual è lo scopo di tutto ciò ? Almeno chiediamocelo, prima di credere a qualunque cosa.
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7 commenti:
Che dire, si può solo essere d'accordo con te. Mai come di questi tempi la comunicazione è invasa,a ondate costanti, da una serie di notizie allarmanti e spesso malcomunicate.
L'idea del controllo delle masse attraverso l'informazione è sempre + reale purtroppo.
Vedi ad esempio il caso che tu citi del clima, che non corrisponde per la verità ad una cosa molto reale - per fortuna.
Chi ci sia dietro ... chissà ...
E' passata sotto silenzio la nevicata a Buenos Aires di 3 giorni fa dopo oltre 90 ANNI. E il vino che l'Inghilterra produceva nei secoli scorsi? E questo sarebbe il pianeta che si sta riscaldando? Ma per fortuna c'è Internet; può essere usata per diffondere idee demenziali (vedi Beppe Grillo) o per fare informazione vera, evito la parola controinformazione.
ragazzi ... è una fortuna che la terra non si stia davvero riscaldando come si dice in giro ...
Guarda tutto vero, controllo delle masse attraverso la paura etc. ma, nel caso specifico, il surriscaldamento globale è un tema portato avanti da 15 anni dagli scienziati più illustri e meno ascoltati, ora arriva alle masse nella fruizione più banale e comprensibile: la musica.
Piano a dire che il problema non sussiste!
Può darsi che il problema sussista, anche se la terra ha attraversato epoche di riscaldamento alternate ad altre di raffreddamento (es. i secoli XV e XVI pare siano stati i meno caldi degli ultimi mille anni). Però si tratta non di spaventare la gente (che va in massa a comprare il pinguino mandando in tilt la rete elettrica che non ce la fa a sopportare il sovraccarico), ma di dare delle indicazioni chiare su quali comportamenti evitare e che cosa invece fare. E' appunto un problema di comunicazione.
guarda andrea,
ci sono altrettanti scienziati illustri che dicono che il problema è inverso ...
Non è facile capire dove sia la realtà, ma certamente non si tratta di un problema molto chiaro ...
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