Partendo dall’assunto no. 1 del Cluetrain Manifesto che i mercati sono conversazioni, nel suo post Fire your PR firm ? James Clark lancia una provocazione: licenziate la vostra agenzia di relazioni pubbliche.
E, se proprio non volete fare da soli, assumete un consulente che sia veramente “smart”, in gamba. E traccia il ritratto di una nuova figura di professonista delle errepì. Qualcuno in grado di interagire con i clienti, anche potenziali, intrattenendo con loro delle conversazioni in maniera costante, paritaria, chiara, trasparente, costruttiva e in tempo reale. Queste conversazioni esistono sia offline sia online per cui, sostiene Clark, se la vostra agenzia non è in grado di partecipare a entrambi i mondi, licenziatela. E sostituitela con un Conversational Analyst. Un analista di conversazioni.
Con le seguenti caratteristiche, che cito testualmente (il corsivo è nel testo originale):
Must have mainstream media experience as a journalist or communications practitioner. Strong social and analytical capabilities. Has experience with and enthusiasm for blogging, podcasting, RSS feeds, tagging, wikis, e-mail publishing, web analytics, cross-campaign management, adserving, affiliate marketing and online news aggregators. Has maintained a personal or corporate blog for at least one year. Has managed pay-per-click search marketing campaigns across Google, Yahoo, Looksmart, and other services. Can read and understand web analytics and tell a client with confidence what market to speak to. […] HTML skills required.
Che sia finalmente la soluzione ai problemi delle aziende che non sanno a chi affidarsi ? E in caso affermativo, quante figure professionali con quelle caratteristiche ci sono oggi in Italia ?
3 commenti:
Fioccano nuovi ruoli, nuove professioni o solo nuovi nomi privi di ogni contenuto?
Dal web 2.0 che ancora nessuno sa definire con chiarezza al guerrilla marketing, confuso con il viral marketing e poi lo street marketing...
Stasera, per cambiare campo, alla radio ho sentito parlare di odontoiatria psico-morfo-somatica...
Inizio ad avere paura:)
In alcuni casi, credo che prima di stabilire il "come" ed il "chi", sarebbe utilissimo che l' azienda stabilisse il "cosa" comunicare.
E soprattutto che non si aspettasse da altri (che sono appunto il "chi") quello che fa' parte della struttura dell' azienda, non della sua promozione.......
Interessante la Vision di Steve, è un modo concreto di affrontare il problema che esiste purtroppo.
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