venerdì 10 agosto 2007

Strategico sarà lei 


Le relazioni pubbliche sono (che lo debbano essere lo sappiamo ma lo sono veramente ?) strategiche, oppure siamo noi del mestiere che ci compiacciamo a usare questo termine a più non posso, nel tentativo di creare con le parole una realtà che fa ancora fatica ad affermarsi ?
Se lo chiede Toni Muzi Falconi in un post sul suo blog ripreso da un commento scritto per la Ferpi.
Si pone il dubbio se sia autoreferenzialità, autocompiacimento, usare in continuazione questo termine.
Visto che in effetti in molte aziende la cultura della strategicità è ancora di là da venire (non solo per quanto riguarda la comunicazione!) e il relatore pubblico si trova a svolgere un ruolo più che altro operativo, potendo influire ben poco sulle decisioni prese ad alto livello, la questione non è oziosa. Anzi, mi viene da pensare che forse l’uso esagerato del termine almeno un vantaggio potrebbe averlo: continuando a insistere, anche lavorando sulla terminologia usata, sul ruolo strategico delle errepì, prima o poi questo diventerà un fatto acquisito, scontato. Cosa che può contribuire, insieme a tanto lavoro da parte degli addetti, a far sì che diventi anche una realtà.

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