Per restare in argomento trasporti, l’ufficio relazioni esterne di Trenitalia è impegnato a spiegare le ragioni della legionella, il pericoloso virus causa della grave malattia polmonare comunemente chiamata “morbo del legionario”, che è stato trovato in alcune carrozze ferroviarie.
Trenitalia si giustifica dicendo che il virus trovato non è in quantità tale da provocare malattie gravi.
Pare di sentire la Nestlè quando, tramite il suo ufficio stampa, sosteneva che sì, il colorante ITX nel latte destinato ai neonati c’era per davvero, però era poco per provocare danni quindi, perché tutto questo allarme ?
Non mi dilungo ulteriormente sul caso Nestlé, ormai vecchio e sviscerato dai relatori pubblici e comunicatori che comprensibilmente lo hanno additato come un pessimo esempio di come si fanno le relazioni esterne. Ma allora, perché Trenitalia non coglie l’occasione per scusarsi e promettere, possibilmente mantenendo, una maggiore pulizia e igiene sulle carrozze ? Se le relazioni pubbliche devono servire da input per chi prende le decisioni ad alto livello, proponendo le modifiche da effettuare a chi ha il potere di farlo, allora è stata persa una preziosa occasione, in un momento in cui c’era bisogno invece di dare dei segnali precisi di volontà di miglioramento.
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