Una delle conseguenze apparentemente meno serie, ma non per questo meno spiacevoli, della crisi economica sono le voci di corridoio che si diffondono tra i dipendenti di un’azienda circa il futuro della stessa.
Licenziamenti, cassa integrazione, downsizing e chiusure di cui sono zeppi i media fanno paura: basta un calo di produttività in un’azienda anche solida per propagare tra il personale informazioni incomplete e viziate, che alimentano un clima di sfiducia, fino a rischiare di danneggiare la reputazione dell'azienda all’esterno.
Le contromisure da mettere in atto al più presto prevedono una serie di azioni di comunicazione:
a) Scegliere un portavoce aziendale tra le alte gerarchie o qualcuno autorizzato a parlare a loro nome, percepito come una persona corretta, in grado di instaurare un rapporto di fiducia con chi riceve le informazioni.
b) Ammettere l’esistenza di voci di corridoio, negarle sarebbe controproducente.
c) Evitare atteggiamenti aggressivi con minacce di gravi provvedimenti contro chi ha messo in giro notizie non veritiere.
d) Evitare l’atteggiamento opposto di ignorare le voci di corridoio pensando che si smorzino da sole: lo faranno ma potrebbe essere troppo tardi.
e) Spiegare quanto c’è di vero e correggere tutte le informazioni errate fornendo la versione corretta dei fatti (che non è la versione ufficiale ma la verità).
f) Mantenere la comunicazione chiara e il più possibile completa: chi non sa cerca di sapere dalla fonte più disponibile, che non sempre è la più informata.
g) Fornire aggiornamenti periodici e non troppo distanziati nel tempo, in modo da soffocare sul nascere il proliferare di informazioni non vere.
h) Chiedere la collaborazione dei dipendenti nell’arginare le voci di corridoio. Sentendosi partecipi e apprezzati, saranno i primi a diffondere solo informazioni veritiere smentendo le informazioni false.
i) Se la situazione è confusa e non è ancora possibile sapere che cosa succederà, fornire ugualmente tutte le informazioni in proprio possesso, in modo che i dipendenti possano mantenere la fiducia e capire quali potrebbero essere le eventuali conseguenze sulla propria personale situazione lavorativa.
l) Non dimenticare di rendere noti gli altri dettagli non appena saranno definiti.
m) Se ci sono informazioni che devono restare riservate, comunicarlo onestamente.
n) Tenere presente che la strategia migliore è sempre la prevenzione, e che le voci di corridoio circolano più difficilmente nelle aziende in cui la comunicazione interna scorre fluida.
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