I giornalisti sono gente impegnata, si sa, sempre in lotta con il tempo e anche con lo spazio (a disposizione sul giornale). Farsi prendere in considerazione da loro non è la cosa più facile del mondo. Occorre avere qualcosa di interessante da dire, che faccia notizia.
Ogni comunicato stampa va quindi redatto in questa ottica, altrimenti, per quanto ben scritto, non sarà pubblicato.
Bisogna mettersi al posto del giornalista e abituarsi a pensare come lui.
Che cosa interessa alla gente, che cosa vuole leggere ?
E’ utile porsi alcune di queste domande:
che cosa rende la mia azienda diversa dagli altri ? In che cosa sono più in gamba dei miei concorrenti ? Ho dei progetti particolari che vorrei realizzare in futuro ? Ci sono episodi del passato, argomenti, dettagli che fanno colore, colpiscono l’attenzione ?
Una cosa che di solito piace a chi legge è quando le informazioni tecniche sono collegate ad avvenimenti concreti. Il contrasto risulta attraente, e permette a tutti di capire di che cosa si sta parlando, anche a chi non conosce il prodotto.
Per esempio se vendete con successo lavatrici in tutto il mondo, pubblicizzandone la centrifuga che raggiunge i 1000 giri al minuto, potete raccontare di quella volta che un cliente tedesco, di professione gommista, si è preso la briga, utilizzando uno strumento del mestiere, di misurare i giri. E vi ha scritto protestando, perché lui ne ha contati 980 !
Insomma l’informazione va sviluppata e confezionata in modo che parlando del vostro prodotto o della vostra attività in generale se ne possa trarre una storia interessante da leggere e, perché no, che si fa ricordare.
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