lunedì 11 ottobre 2010

E’ una buona idea aprire un blog per una piccola azienda ?

In epoca di crisi in cui il budget dedicato alla comunicazione è la prima voce a essere defalcata dai bilanci, aprire un blog aziendale può sembrare una buona idea per riuscire a comunicare con poca o nulla spesa.

Apparentemente l’operazione è a costo zero: la piattaforma è offerta gratuitamente, non ci sono costi di pubblicazione, ecc.

Ma la risposta alla domanda nel titolo, nella maggior parte dei casi, è no. Avere un blog può rivelarsi molto oneroso e, se non gestito adeguatamente, anche controproducente dal punto di vista comunicativo.

Se invece siete decisi ad avventurarvi su questa via che molte grandi aziende hanno giudicato troppo impervia, prima di procedere leggete qui di seguito.

1) Il blog richiede tempo. La persona che si occupa del blog ha un costo. Fate una attenta valutazione costi-benefici.

2) Il blog – ovviamente - non supplisce alla mancanza di qualità dei prodotti e/o servizi o all’assenza di strategie di vendite e marketing. La comunicazione deve creare valore aggiunto a un prodotto già buono e a strategie già definite.

3) Il blog deve fare parte di un programma di relazioni pubbliche che comprenda anche altri strumenti comunicativi. Difficilmente può essere l’unico strumento.

4) Il blog invia al pubblico dei messaggi che devono essere coerenti con gli obiettivi che volete raggiungere. Stabilite quindi gli obiettivi e decidete come volete essere visti dal pubblico. Che grado di apertura, di informalità si conviene ai vostri obiettivi ?

5) Si comunica quello che si è, quindi prima fate una seria riflessione sulla vostra identità, chiarite la mission, la vision, i valori e metterli per scritto come linee guida a cui ispirarsi per scrivere i post.

6) Decidete il taglio: se partite con il parlare solo dei prodotti, concentratevi su questi, e non inserite articoli di tipo istituzionale. Se volete cambiare strategia annunciatelo: “d’ora in avanti questo blog parlerà anche di…” oppure “si concentrerà su…” e spiegate perché, in modo che si capisca che il cambio di direzione è voluto e motivato, e non dovuto al fatto che siete rimasti senza argomenti.

7) Chiarite qual è il pubblico di riferimento perché ogni pubblico richiede un diverso approccio comunicativo e un diverso grado di formalità / informalità.

8) Definite una frequenza di massima per la pubblicazione dei post, che dovrete rispettare. Il blog aziendale è un lavoro, quindi non ci sono scuse per non postare per periodi lunghi. Se aprite il blog, deve essere inserito tra le priorità e non diventare l’ultima ruota del carro: non vi state dedicando a un passatempo, state perseguendo una vera e propria strategia di comunicazione.

1 commento:

Mandarinoadv ha detto...

Molto ben argomentato. Aggiungerei la definizione strategica degli obiettivi di comunicazione come fattore determinante.