Se il fine delle relazioni pubbliche è creare e mantenere relazioni costruttive con i pubblici di interesse, utilizzando la comunicazione e i suoi strumenti per perseguire gli obiettivi aziendali, allora tutte le funzioni (o uffici, o dipartimenti, ecc.) hanno bisogno di possederne le competenze.
Senza relazioni efficaci un’azienda non può ottenere materie prime (funzione acquisti), creare e vendere prodotti che il pubblico desideri acquistare (marketing, commerciale e vendite), distribuirli (logistica e organizzazione trasporti), fidelizzare i clienti tramite la soluzione di eventuali problemi e la ricerca di soluzioni personalizzate (customer service a assistenza post-vendita), ottenere buone condizioni e finanziamenti dalle banche (amministrazione e finanza). Eccetera.
Per fare ciò occorre avere competenze comunicative: saper parlare e scrivere, sapersi relazionare, utilizzare gli strumenti operativi della tecnologia (e-mail, internet, ecc).
Che sono proprio gli strumenti delle relazioni pubbliche.
Allora, se chi ricopre un’altra funzione ha bisogno di acquisire la capacità di usare questi strumenti e queste competenze, ai relatori pubblici che funzione resterà ? Se le relazioni pubbliche sono una competenza trasversale, che tutti devono possedere, c’è ancora bisogno di qualuno che si dedichi solo e specificamente a quello ?
Quando finalmente tutti saranno capaci di fare quello che fa un relatore pubblico, le relazioni pubbliche vedranno la loro scomparsa come funzione aziendale ?
Il momento più elevato, quello in cui saranno più compiutamente realizzate, perché tutti ne saranno capaci, coinciderà con la loro fine ?
