martedì 14 ottobre 2008
L’azienda ? Un oggetto misterioso (2)
Le peripezie dello studente di cui ho parlato nel precedente post, lungi dall’essere uniche, costituiscono una situazione piuttosto comune, quando si ricercano informazioni su una azienda, anche non piccolissima.
Ci sono aziende aperte, alcune proprio in senso letterale, con l’organizzazione di open day per i familiari dei dipendenti e talvolta per il pubblico in generale. All’opposto ci sono realtà che, per il modo di presentarsi, appaiano agli occhi dell’osservatore esterno come degli oggetti misteriosi, delle roccaforti inespugnabili.
Bisogna tenere conto che l’azienda non è un microcosmo isolato da tutto il resto, ma un insieme di attività che interagiscono con quelle esterne. Non lasciate che si intuisca la presenza umana all’interno delle vostre mura aziendali solo per il fatto che ci sono delle auto nel parcheggio !
Nell’ottica di una necessità di intessere relazioni con la comunità locale (cittadini, enti, gruppi di interesse, ecc.) è necessario prima di tutto che gli interlocutori si presentino, proprio come ci si presenta quando si incontra qualcuno per la prima volta. Diversamente sarebbe un po’ come parlare con un incappucciato di cui non si percepisce il volto.
Si comincia dalle basi. Il numero di fax deve essere riportato ovunque compaia il numero di telefono (a meno di non voler costringere la gente a telefonare per chiedere “mi dà il suo numero di fax ?") e possibilmente dovrebbe essere diverso da quello del telefono (una dozzina di anni fa, quando la comunicazione passava al 99 % dal fax, un manager che conoscevo soppesava la portata di un primo contatto dal fatto che il numero di fax riportato sulla carta intestata fosse diverso o meno da quello del telefono. Va da sé che chi aveva un numero uguale, cioè una linea sola, riceveva minore considerazione).
L’e-mail. Dato per scontato che ormai ci vuole, le caselle gratuite sui motori di ricerca è meglio lasciarle ai privati. A meno di non voler sembrare dei dilettanti. Un’azienda deve registrare un dominio (che diventerà poi il nome del sito, quindi attenzione) e farsi configurare almeno una casella postale con quel dominio. Normalmente è info@nomeazienda.it (oppure .com, .net, .biz, eccetera. Ci sono varie teorie su quale sia il suffisso migliore, ma per il momento non ci formalizzeremo). Il sito. Spesso è l’unica immagine dell’azienda che molti possono avere. L’Url va inserito su tutta la documentazione aziendale.
Le pagine gialle, pagine utili, guide e directory di aziende, i portali di comparto, sono tutti luoghi virtuali in cui bisogna essere presenti, perché chi cerca informazioni su un’azienda spesso comincia da lì. Riassumendo: indirizzo completo, telefono, fax, e-mail e sito internet. E’ il minimo. Sembra superfluo ripeterlo nel 2008 ? Direi di no, risponderebbe lo studente di mia conoscenza.
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